Views: 11

Ecco due importanti proposte culturali, tra oggi e domani, a Trieste, nel campo cinematografico e in quello musicale. Vediamo, pertanto, in dettaglio di che cosa si tratta.

CINEMA – Ha interpretato oltre 80 film, commedie e sceneggiati televisivi, diventando – a cavallo fra metà anni Cinquanta e fine Sessanta – un volto decisamente familiare al grande pubblico cinematografico, e attraversando il periodo d’oro del grande schermo come un camaleontico highlander di celluloide: calandosi nei film di cappa e spada, immergendosi in avventure marinare, indossando il peplum nei low-cost mitologici, cavalcando beffardo negli spaghetti western. Livio Lorenzon, triestino classe 1923, è certamente uno dei più importanti attori cinematografici espressi dalla città giuliana, forse quello di maggiore successo e riconoscibilità. La sua prematura scomparsa, nel 1971 a soli 49 anni, non ha purtroppo aiutato a ricordarlo come avrebbe meritato.
In vista del 6 maggio che segna il centenario della nascita, un omaggio alla sua poliedrica personalità artistica sarà tributato dall’Associazione Europa Cultura e dalla Cappella Underground, con la proiezione – oggi, alle 18.30, al Cinema Ariston – di una delle sue più iconiche interpretazioni, quella del marchese Stucchi ne “Il vedovo” (1959), il film di Dino Risi nel quale ha recitato accanto ad Alberto Sordi e a Franca Valeri. L’ingresso è liberamente aperto al pubblico ed è organizzato nell’ambito di un più ampio progetto, “Faccia da cinema. Livio Lorenzon, icona di celluloide”, che prevede la realizzazione di un documentario dedicato all’attore, prodotto da Karel e da Europa Cultura per la regia di Sergio Naitza.
L’evento registra la partecipazione dell’unico figlio dell’artista, Roberto Lorenzon, responsabile dell’archivio personale e artistico. La proiezione odierna sarà introdotta dagli interventi di Sergio Naitza e di Roberto Lorenzon: insieme ricorderanno i tratti essenziali della vita e della carriera dell’attore, anticipando i contenuti del progetto documentario che si avvale anche di materiali inediti d’archivio.

MUSICA – Si preannuncia come una serata decisamente speciale, quella che vedrà protagonista, al Teatro Miela di Trieste, il grande violinista cinese Ning Feng nei 24 Capricci di Niccolò Paganini, prospettando un’alchimia di emozioni, note e virtuosismi, e una gamma di colori accessibili a pochissimi artisti: i “Capricci” sono infatti l’apice del virtuosismo romantico, un’opera iconica nella storia della musica perché nessun altro compositore, prima o dopo Paganini, è riuscito a sviluppare all’inverosimile le potenzialità espressive e tecniche del violino. Ning Feng, da due decenni residente in Europa, è celebrato dalla critica per il suo virtuosismo, e domani 3 maggio farà tappa a Trieste nell’ambito di Cromatismi 2.0. La Chamber Music al Miela, Stagione Cameristica firmata dall’Associazione Chamber Music e curata dal direttore artistico Fedra Florit.
Appuntamento alle 20.30 al Teatro Miela per ascoltare il grande artista in un attesissimo recital solistico affidato al suo Stradivari “Vieuxtemps Hauser” del 1710. Il repertorio dei 24 Capricci – tuttora considerati la “Bibbia della tecnica violinistica” – era stato inciso da Ning Feng recentemente per Channel Classics, in un disco elogiato dal Bbc Music Magazine per «la purezza argentina del suono, l’intonazione immacolata e la musicalità delicatamente seducente», lodato da Gramophone «per la capacità di rendere la musica appetibile per gli ascoltatori… Più ascolti, più vorresti ascoltare». Biglietti presso TicketPoint Trieste, dettagli sul sito acmtrioditrieste.it. La Stagione 2022 dell’Associazione Chamber Music è sostenuta dal MIC – Ministero della Cultura con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Banca Mediolanum, Suono Vivo – Padova, Fondazione Casali, Civibank e Zoogami.

Ning Feng

—^—

In copertina, l’attore Livio Lorenzon del quale ricorre il centenario della nascita.

 

, , , , , , , , , ,
Similar Posts
Latest Posts from 2023.FriuliVG.com